DOMUS 2020. TECNOLOGIE EDILIZIE A CONFRONTO. PREVENZIONE INCENDI

Un aspetto, che purtroppo viene tenuto in scarsa considerazione nell’edilizia residenziale, è la prevenzione incendi dell’intero manufatto, ponendo l’attenzione, per obblighi normativi, soltanto alle autorimesse soggette al rilascio del CPI.

Le costruzioni, devono essere realizzate in modo tale da prevenire l’insorgere ed il propagarsi del fuoco e del fumo, agevolando le operazioni di soccorso e spegnimento. La scelta dei materiali, risulta pertanto fondamentale, incidendo largamente sulla probabilità di sviluppare un’incendio, e sul carico d’incendio degli edifici stessi. E’ più che evidente, che con l’eliminazione dei materiali da costruzione combustibili per muri esterni, tetti e solai, si potrebbero ridurre gli incendi in modo estremamente significativo, ed evitare la propagazione dell’incendio agli edifici limitrofi, che in ambiti urbani, rappresenta un rischio altissimo.

L’incendio della Grenfell Tower di Londra, dello scorso 14 giugno, è stato amplificato dal rivestimento esterno, composto da due lastre in alluminio e anima in polietilene altamente infiammabile, applicato durante un recento intervento di riqualificazione, ed il cui uso è sottoposto a restrizioni in paesi come gli Stati Uniti.
I materiali da costruzione, si possono dividere fondamentalmente in due categorie: non combustibili e combustibili.
Materiali non combustibili.
E’ evidente che un materiale incombustibile, cioè un materiale inorganico, non può prendere fuoco e non può favorire un’incendio non aumentando il carico d’incendio. Ovviamente sono largamente preferibili non partecipando a fenomeni combustivi e non alimentandoli.
Tra quelli più diffusi in edilizia abbiamo:
  1. Materiali lapidei (pietre, marmi ecc)
  2. Inerti (sabbia, ghiaia ecc)
  3. Cemento
  4. Calcestruzzo
  5. Gesso
  6. Calce
  7. Laterizi
  8. Vetro
  9. Lana di roccia
  10. Sughero
  11. Ceramiche
  12. Metalli (acciaio, alluminio, rame ecc)
Materiali combustibili
E’ altrettanto evidente invece che materiali organici (composti parzialmente o totalmente da idrocarburi) si incendiano con estrema facilità aumentando notevolmente il carico d’incendio e procando a seguito della combustione, due fenomeni pericolosissimi e spesso fatali per strutture e abitanti: energia termica e gas tossici. Nel caso della combustione del legno, sono particolarmente pericolosi anche i gas che si sprigionano dalla combustione delle sostanze utilizzate per proteggerli.
Ovviamente sono largamente sconsigliabili partecipando e/o causando fenomeni combustivi e alimentandoli.
Tra quelli più diffusi in edilizia abbiamo:
  1. Legno
  2. Fibre di legno
  3. Materiali plastici
  4. Materiali termoplastici (polietilene, PVC, ecc)
  5. Elastomeri
  6. Vernici / Solventi
  7. Collanti / Sigillanti
  8. Lana di legno
  9. Isolanti di sintesi (EPS, XPS  ecc)
  10. Tessuti
  11. Feltri
  12. Sostanze bituminose e derivati
Alleghiamo un’infografica, in cui abbiamo evidenziato quali materiali da costruzione, suddivisi in incombustibili e combustibili, vengono comunemente utilizzati, nelle tre tecnologie costruttive ad alta efficienza energetica.

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