DOMUS2020nZEB/2. Rigenerazione ed Efficientamento di villa suburbana a Modena

Tra pochi mesi inizieranno i lavori relativi alla riqualificazione, efficientamento e miglioramento sismico di una importante villa bifamiliare a Modena, in cui cercheremo di raggiungere prestazioni di massima eccellenza energetica e di comfort attraverso il protocollo DOMUS2020nZEB.

La ristrutturazione si articola in due fasi:

  • intervento sull’esistente edificato negli anni ‘70, caratterizzato da struttura portante in muratura e solai in laterocemento
  • ampliamento e realizzazione di nuovo collegamento verticale

 

 

E’ una nuova rigenerazione complessa FreeFossil con l’obiettivo esplicito di ottenere risultati allineati alla direttiva europea, che impone dal 2020 edifici nZEB (in Italia i parametri di riferimento sono in divenire come il concetto di tendente a zero relativamente ai consumi), spingendo l’uso di materiali e di soluzioni tecniche verso standards molto elevati.

Nell’intervento di riqualificazione energetico e funzionale dell’esistente è stata completamente rivoluzionata la distribuzione interna, modificando l’approccio originario con particolare attenzione alle prescrizioni bioclimatiche, che hanno guidato le destinazioni e la tessitura dei fronti. Queste ultime sono alla base del concetto di risparmio energetico e di utilizzo esclusivo di energie rinnovabili senza emissioni di CO2, che parte da una progettazione attenta a ridurre gli sprechi e ottimizzare i contributi solari invernali con lo scopo primario di abbassare i fabbisogni energetici. Nel contempo, pone estrema attenzione nel periodo estivo, ad evitare fenomeni di insolazione e irraggiamento diretto con conseguenti surriscaldamenti. Il linguaggio architettonico ha cercato di valorizzare le preesistenti forme pure e fortemente caratterizzate, privilegiando la sintesi e la funzione  ad apparati decorativi effimeri e modaioli.

 

I principali vantaggi del Protocollo DOMUS2020nZEB sono:

  • possibilità di realizzare un apparato impiantistico di climatizzazione integrato esclusivamente ad aria freegas, composto da un impianto di ventilazione meccanica (VMC) a recupero energetico e pompa di calore (PDC)
  • integrazione con piattaforma domotica KNX per la gestione remota e l’interazione tra le diverse tecnologie e sistemi, permettendo risparmio energetico-gestionale e, migliori condizioni abitative e fruitive.
  • bassi volumi d’aria a bassa velocità che evitano moti convettivi con una temperatura costante durante tutto l’anno in un microclima protetto, ed un livello di comfort elevato dovuto all’assenza di forti correnti generate dai sistemi tradizionali di condizionamento, causa di problematiche alla salute, in particolare nel periodo estivo.
  • eliminazione dei tradizionali impianti a liquido convettore a cui sono associati il rischio di potenziali rotture e perdite e, le interazioni negative per l’organismo, generate dalle grandi quantità di liquidi in circolo.

L’ingegnerizzazione del percorso edificatorio del processo costruttivo, consente inoltre di:

  • eliminare ogni forma di assistenza muraria così come la maggior parte dei prodotti di risulta del cantiere, rendendolo compatibile con l’inserimento in ogni ambito anche delicato e tipico dei recuperi urbani
  • prevedere una bassissima produzione di materiali di risulta, che sarebbero di difficile e costoso smaltimento e fortemente impattanti
  • ottenere una casa flessibile non solo nella sua configurazione interna, ma anche nei suoi componenti e sistemi impiantistici.

 

Il Protocollo pone estrema attenzione alla realizzazione di ambienti indoor salubri e privi di inquinanti, grazie all’attenta scelta di materiali naturali a filiera garantita per l’involucro e i componenti interni, e all’utilizzazione di un sistema meccanico automatico di ricambio dell’aria VMC a recupero energetico (fino al 95%). Quest’ultimo, grazie alla rivoluzionario tecnologia entalpica, trae energia anche dall’umidità in sospensione trasformando un problema in una risorsa e fornendo ambienti dall’umidità controllata, assenze di muffe e fastidiosi fenomeni di aria viiziata. Questo presidio è anche particolarmente efficace in condizioni di estrema criticità ambientale tipiche della pianura padana, che negli ultimi anni si è dimostrata una tra le aree più inquinate d’europa.

Particolare interesse viene posto alla ricerca di elevati valori di benessere e salubrità del luogo, concentrandosi nello specifico sulle caratteristiche igienico sanitarie che guidano la scelta dei materiali e dei presidi tecnologici funzionali per contrastare il fenomeno dell’inquinamento indoor. Senza dubbio, ad oggi, la principale causa di problematiche è rappresentata dalla scarsa permeabilità al vapore dell’involucro che concorre in modo determinante, assieme a fenomeni elettromagnetici artificiali, alla formazione di quello che viene definito inquinamento indoor.