DIRETTORE GENERALE ZEHNDER GROUP ITALIA E MANAGER FRANCESI IN VISITA

La Francia è il principale mercato europeo per gli impianti di ricambio aria (VMC). Pertanto, la visita dei manager francesi di ZG France accompagnati dal Direttore generale di ZG Italia dott. Paolo Masetti, è estremamente importante ed ulteriore riconoscimento di valore ai risultati che stanno emergendo dal monitoraggio iniziato nell’estate dei record, per picchi e durata, di temperature che hanno oscillato costantemente per mesi attorno ai 35°, con ridottissime escursioni termiche notturne.

In queste situazioni limite, il connubbio tra massa dell’involucro con sfasamenti molto performanti, e tecnologia interna Onlyair/Freegas, ha dimostrato la sua capacità prestazionale, unita ad economia di gestione.

Con l’occasione, approcciamo anche un’interessante confronto “energetico” con Francia e Germania, da cui emerge la difficoltà italiana, legata in particolare, all’incidenza di imposte/oneri e costi di rete, che gravano per il 31% sulla bolletta finale, e sono generati anche dal sistema delle incentivazioni, che ha sostenuto nella prima fase lo sviluppo delle FER. Peggio di noi la Germania per imposizione fiscale, che però ha recentemente abbandonato il nucleare, per investire pesantemente nel settore delle rinnovabili, che pesa ormai per il 60%. Infine, la Francia ha sì costi concorrenziali, ma dovuti fondamentalmente alla produzione nucleare, attestata attorno al 70%, con le rinnovabili però ancora al 19%.

Grafico: fonte Eurostat

I lusinghieri dati relativi alla produzione da FER, devono essere di stimolo per porre rimedio ad una politica Ambientale, che ci vede ai penultimi posti in Europa.

Nel nostro paese la famosa “Quarta Rivoluzione Industriale” all’insegna del green non sembra sia mai stata nemmeno iniziata e le maggiori fonti di inquinamento sono rappresentate dai trasporti e dal patrimonio immobiliare. La qualità dell’aria, con concreti rischi per la salute, è fortemente compromessa con continui sforamenti dei parametri di legge che hanno costretto Bruxelles ad aprire un contenzioso con l’Italia.

Sarà necessario uno sforzo enorme, per poterci avvicinare al traguardo del 2030, e a quello ancor più ambizioso del 2050, previsto dal piano europeo Low-Carbon Economy 2050, che entro i prossimi tre decenni mira a ridurre dell’80% i gas serra, rispetto alla quota rilevata all’inizio degli anni ’90.

Fondamentale, diverrà la riqualificazione delle aree urbane, da incentivarsi con nuovi stimoli fiscali, ed efficientare e riorganizzare il settore produttivo. L’educazione e la formazione a pratiche sostenibili, deve costituire l’impegno prioritario e inderogabile, per accellerare sulla migrazione da fossili a FER.

Nella foto in alto da sinistra:

Astrid Rodier Serpantie – Chef de Produit Ventilation ZG France / Stefania Garuti – Product Manager CSY ZG Italia / Odoacre Oriani – Sales Director CSY ZG Italia / Angelo Zanti Domus2020 nZEB / Paolo Masetti – Country Manager ZG Italia / Rodolphe Cherruault – Directeur Commercial ZG France / Luca Fioravanti, Product Manager ZG Italia

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